Tab Article
Un lavoro critico, spesso provocatorio, con l'obiettivo di attenzionare le migliori sensibilità di chi ha a cuore il rispetto dei principi fondamentali del processo penale. L'accertamento della verità è sì compito arduo, ma dietro le difficoltà e le emergenzialità non può e non deve avallarsi una espansione sproporzionata delle interpretazioni degli indizi aldilà di ogni logica realistica. Si supera la verifica della compatibilità costituzionale delle norme processuali sdoganando la logica della nomofilachìa dinamica, ossia, "ogni giudice è libero di decidere anche oltre i confini della legge". Non vi sarebbe, infatti, necessità di optare per un canone di riferimento diverso dalla norma ordinaria e dal parametro costituzionale se la volontà non fosse quella di consentire al singolo giudice una interpretazione senza confini. Il processo indiziario è la culla delle possibili deviazioni interpretative ed è per questa ragione che proprio dove la fallacia potrebbe manifestarsi producendo danni irreparabili occorre il maggiore impegno intellettuale che non sconfini mai aldilà del perimetro segnato dai postulati costituzionali e dai conformi parametri sovranazionali.